PDTA SCLEROSI MULTIPLA

AGGIORNAMENTO Epidemiologia della SM in Veneto - Anno 2015

Epidemiologia Sclerosi Multipla 2015
Cliccando sull'immagine qui sopra, è possibile scaricare una presentazione (File PDF 592 KB)  contenente l'aggiornamento dell'epidemiologia della Sclerosi Multipla in Veneto per l'anno 2015 (
I dati presentati riguardano la popolazione classificata dal Sistema ACG con la categoria diagnostica NUR08 (Multiple Sclerosis).
Va tenuto in considerazione che tale categoria raggruppa, oltre ai codici specifici di Sclerosi multipla, anche diagnosi relative alla mielite ed altre cause di demielinizzazione. Per quanto riguarda il calcolo dei “nuovi casi” per l’anno 2015, si precisa che sono stati
considerati i pazienti che nell’archivio ACG regionale del 2015 risultano classificati nell’EDC “NUR08-Multiple Sclerosis” e non erano classificati in tale gruppo nel corrispondente archivio del 2014. Non si tratta pertanto di una “incidenza” in senso epidemiologico stretto, ma di un metodo per identificare casi che in base ai dati dei flussi informativi correnti risultano attribuiti a tale gruppo diagnostico solo nell'ultimo anno di rilevazione.
Con la Deliberazione n. 758 del 14 maggio 2015 la Giunta regionale, in attuazione della LR 23/2012 (Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016) ha approvato il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la gestione della Sclerosi Multipla (SM) ed ha costituito il Tavolo tecnico regionale per la Sclerosi Multipla.

Il provvedimento è scaricabile integralmente o, per estratto, dai seguenti collegamenti:


La Sclerosi Multipla (SM) richiede un elevato impegno assistenziale multiprofessionale da parte del Sistema sanitario regionale legato alla giovane età dei pazienti che sono colpiti, il picco di esordio è intorno ai 20-40 anni, al tipo di terapie utilizzate per rallentarne la progressione gravate da possibili effetti collaterali e al decorso cronico della patologia che richiede una forte  presa in carico da parte del territorio. Le patologie che richiedono un forte impegno assistenziale multiprofessionale necessitano di programmi di integrazione tra tutte le risorse assistenziali per garantire un programma diagnostico terapeutico che abbatta il rischio, intrinseco in queste patologie, della variabilità, della mancanza di continuità ed integrazione della cura, tutte condizioni che facilitano la possibilità di errore.

La risposta organizzativa alle patologie che richiedono un particolare impegno assistenziale multiprofessionale è rappresentato dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale che definisce gli obiettivi, i ruoli e gli ambiti di intervento, garantisce chiarezza delle informazioni all’utente e chiarezza dei compiti agli operatori, aiuta a migliorare la costanza, la riproducibilità e l’uniformità delle prestazioni erogate e, nel contempo, aiuta a prevedere e quindi ridurre l’evento straordinario, facilitando la flessibilità e gli adattamenti ai cambiamenti. Infine il PDTA favorisce una globale presa in carico del paziente affetto dalla patologia cronica in tutte le sue fasi e per tutti i livelli di gravità con cui si manifesta, favorendo la continuità assistenziale tra ospedale e territorio e all’interno di questi tra tutte le figure professionali coinvolte nel processo di assistenza.

Il PDTA è molto importante in quanto la sua realizzazione implica la declinazione delle Linee Guida, relative ad una patologia o problematica clinica, nella specifica realtà organizzativa di un sistema sanitario, tenute presenti le risorse ivi disponibili. Nella costruzione del PDTA i professionisti coinvolti devono fare lo sforzo di declinare il percorso ideale, derivato dall’analisi delle Linee guida più aggiornate nel contesto locale ottenuto dalla ricognizione sia dei bisogni di salute relativi alla patologia in esame sia delle risorse disponibili in termini strutturali e di personale programmando l’adeguamento della realtà locale al percorso reale costruito a partire dal percorso ideale e dalle risorse disponibili.

Di fondamentale importanza per la costruzione del PDTA è anche la valutazione della sua attuazione e dei risultati della stessa ottenuti attraverso una serie di indicatori.

Il PSSR 2012-2016 relativamente alle attività sanitarie prevede, tra le linee di tendenza, lo sviluppo dell'organizzazione dei PDTA per favorire la condivisione di obiettivi ed azioni tra le varie componenti coinvolte nella presa in carico (sia operanti nel Territorio, sia nelle strutture ospedaliere), e per delineare il migliore percorso praticabile in termini di appropriatezza, privilegiando un’ottica di processo piuttosto che di singoli episodi di cura.

A supporto di tutto il sistema informativo e di monitoraggio ed a garanzia di un percorso di presa in carico che abbia tra i suoi principi la centralità della persona, l’integrazione, l’unitarietà, la flessibilità, l’appropriatezza,  è auspicabile la costituzione di un tavolo regionale permanente sulla sclerosi multipla cui sia chiamata a partecipare l’Associazione rappresentativa dei pazienti.


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Antonio Aggio,
24 nov 2015, 04:22
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Antonio Aggio,
24 nov 2015, 04:22
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Antonio Aggio,
19 apr 2017, 03:00