PIANO DEMENZE

Declinazione del Piano Nazionale Demenze nella Regione del Veneto 

EVENTI

Alla voce di menù "Eventi" viene data notizia di convegni e appuntamenti in materia di demenze.


Il Piano Socio Sanitario del Veneto 2012-2016 ha previsto la costituzione della Rete per l’Alzheimer per la cui attuazione è stato avviato nel 2013 un apposito tavolo tecnico. 
Il lavoro compiuto in questi mesi è stato coordinato con i contenuti del Piano Nazionale per le Demenze, che la Conferenza Unificata Stato-Regioni ha approvato lo scorso 30 ottobre 2014.  Il documento è stato recentemente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2015 (serie generale, n. 9), ed è scaricabile da questo collegamento.

Il Veneto è perciò una delle prime regioni italiane a recepire 
formalmente il Piano, ma anche ad avviare un plafond di strumenti ed iniziative con lo scopo di migliorare la conoscenza, la presa in carico e la cura delle persone malate di demenza.
Il primo provvedimento in questo senso è stato approvato dalla Giunta regionale del Veneto con la DGR 653 del 28 aprile 2015 (da qui è possibile scaricare la versione aggiornata del tracciato record).

La Rete per l’Alzheimer e per le demenze  impatta nel Veneto su un bacino potenziale di 90.000 persone e famiglie. E’ un numero validato dalla letteratura scientifica, che stima che le malattie con demenza riguardino l’1,6% della popolazione. I flussi informatici restituiscono un valore inferiore di casi, pari a 36 mila persone riferite all’anno 2013, conosciute al sistema sanitario perché prese in carico per le cure domiciliari, ospedaliere, ambulatoriali o esentate dal ticket sanitario, o utenti di Impegnativa di Cura Domiciliare (ex Assegno di Cura Alzheimer). A questi si aggiungono altri 12 mila utenti presenti nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti, accolti con diagnosi di demenza.
Il 10 per cento di queste persone ha un’età inferiore a 65 anni, mentre gli over 75 sono l’80%. L’alto indice di vecchiaia comporta un elevato tasso di mortalità, pari al 22%.

La cura della persona malata di Demenza comporta un’elevata necessità assistenziale ed un importante impiego di risorse, pari a 6 volte il costo sanitario dell’utente medio del Servizio sanitario regionale. Più in dettaglio, 1/4 dei malati ha un bisogno molto elevato, pari a 15 volte la media, 1/3 ha un carico elevato (7 volte la media) e il 50% ha un carico moderato (2,5 volte la media).
La demenza si accompagna sovente ad altre malattie. Il 60% delle persone ha addirittura 4 o più patologie co-presenti. Tra queste si citano le più frequenti: ipertensione (ne è affetto il 50% dei malati di demenza), cardiopatia ischemica (30%), patologie cerebro-vascolari (30%), diabete (15%), scompenso cardiaco (14%).

Dove sono assistiti o curati i malati di Demenza? La rete dei luoghi di cura è costituita in primis dai centri residenziali extraospedalieri (dove le persone con diagnosi di demenza costituiscono il 50% dell’utenza, giornalmente pari a 24 mila persone), all’interno dei quali in Veneto sono presenti 165 posti nelle Sezioni Alta Protezione Alzheimer (SAPA). Circa 5.000 persone beneficiano ogni anno dell’Impegnativa di Cura Domiciliare (contributo di 400 euro mensili che viene erogato in presenza di elevati disturbi del comportamento e a chi ha un ISEE inferiore a 16.500 euro).

Nel pre-ingresso in struttura o in ambito domiciliare il paziente demente è seguito dai Centri per il decadimento Cognitivo, dove sono presenti specialisti neurologi, geriatri, psicologi e infermieri. L’insorgere della malattia ha come sensore e primo contatto il medico di medicina generale e poi lo specialista territoriale o ospedaliero. 

Il programma di attuazione del Piano Nazionale per le Demenze e del Piano Socio Sanitario regionale sarà condotto con una serie di step. Il primo è la messa a disposizione di tutte le Aziende ULSS di uno strumento informatico per registrare la presa in carico delle persone con demenza, che consentirà di mappare con maggiore precisione il fabbisogno; è stato anche organizzato un ciclo di incontri di formazione.
Contestualmente viene istituito il Tavolo regionale permanente per la rete dell’Alzheimer, del quale faranno parte i rappresentanti delle due associazioni di familiari molto presenti e attive in Veneto. Il secondo passo sarà la messa a punto del Piano Diagnostico Terapeutico, la riorganizzazione dei SAPA e la programmazione dei Centri Diurni per le persone con Alzheimer.

Accordo in Conferenza Unificata sulle linee di indirizzo nazionali sui PDTA e sistemi informativi per le demenze

Dal collegamento qui sotto è possibile scaricare il testo dell'accordo sancito il 26 ottobre 2017 in Conferenza Unificata (Stato, Regioni e Province Autonome ed Enti locali) sui documenti "Linee di indirizzo nazionali sui Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le demenze" d "Linee di indirizzo nazionali sull'uso dei Sistemi informativi per caratterizzate il fenomeno delle demenze".
Il file contiene entrambi i documenti di linee di indirizzo.


Articoli

Vi proponiamo alcuni articoli recenti comparsi in riviste o siti di rilevanza internazionale, che contengono interessanti confronti riguardanti l'Italia.
  • Word Alzheimer Report (sull'impatto della demenza dal punto di vista della salute pubblica in tutto il mondo)
  • Lancet (editoriale) (editoriale sullo studio pubblicato nella rivista Lancet sul trend della prevalenza della demenza in tre Paesi europei)
  • Lancet (articolo cui fa riferimento l'editoriale qui sopra)
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